Archivi categoria: Territorio

Eolico e Fotovoltaico:

ANCORA BARBARIE URBANISTICA !!

LIPU Puglia:  Anche la nuova Giunta rimane a guardare il collasso ? 

E’ una inondazione senza precedenti di progetti mostruosi, mastodontici, tra competenze ministeriali e regionali (delegate alle province), il martoriato territorio di Puglia è irresponsabilmente condannato a morte dai suoi stessi amministratori che continuano a non intervenire, umiliando e saturando le aree rurali residue,  quindi di grande importanza.  104 masserie assediata da eolico - ph LIPU Fg Non bastava la mortificazione accumulata in 20 anni di disinteresse e complicità politica, ancora continuano espropri e vertenze legali. I residui contesti rurali della Puglia subiscono un oltraggio di nuovi progetti che si accumulano uno sull’altro senza lasciare scampo ai territori. Procedimenti che si incrociano al Ministero e alle Province e ogni Ente fa valutazioni senza tener conto dell’altro, e nemmeno di progetti già autorizzati in passato. E, ancora, la enorme quantità di impianti fino a 1 MW, ancor più deregolamentati con procedure in capo ai comuni. La Regione, ormai, è in gran parte spogliata di prerogative autorizzative, chiamata ad esprimere pareri di rito ma …. in procedimenti gestiti da altri Enti. SIAMO ALL’ASSURDO ! Il 25 gennaio scorso la Commissione Consiliare Regionale Ambiente ha discusso del fenomeno esprimendo unanime preoccupazione e per “fermare un oltraggio al paesaggio e un grave impatto sul settore agricolo” ipotizzando un aggiornamento del Piano Paesaggistico pugliese.

NO !  Non è questa l’azione più adeguata all’urgenza !

In una articolata nota (*) – spiega Enzo Cripezzi della LIPU pugliese - abbiamo trasmesso alla Commissione Ambiente, ai Consiglieri regionali e soprattutto alla Giunta, il quadro disastroso e le nostre istanze, evidenziando come l’aggiornamento del PPTR sia doveroso ma prevede un iter troppo lungo e intanto giorno dopo giorno si approvano ipoteche insanabili !    Nel frattempo, per arginare e scremare immediatamente questa violenta invasione, occorre approvare IMPROROGABILMENTE misure restrittive di carattere territoriale da integrare nel preposto RR 24/2010 agilmente con una o più DELIBERE  di GIUNTA. Non solo. SI DEVE adottare una politica di ricorsi contro disastrose autorizzazioni rilasciate dal settore VIA del Ministero Ambiente che stanno uccidendo la Puglia. Non basta che la Regione faccia annunci roboanti di pareri negativi nell’ambito di procedimenti VIA ministeriali, salvo fare poi spallucce quando questi stessi pareri siano del tutto ignorati. Ma ci sono anche da contestare autorizzazioni che alcune Province hanno rilasciato e continuano impunemente a rilasciare. Quella di Foggia su tutte : solo negli ultimi giorni il via libera all’ennesimo, sconcertante progetto eolico. Ma ormai tutte le Province non sanno come arginare la valanga. Intanto le sentenze TAR si sostituiscono gravemente ai ritardi degli Enti. La decennale mancanza di risposte concrete della Regione è intollerabile – rimarca la LIPU pugliese -, mai come in questo caso la tempestività è anche sostanza nella azione politica. Emanare provvedimenti a tutela di aree dopo che sono state ipotecate dalle autorizzazioni sarebbe ridicolo!  E quindi l’appello della LIPU. L’Assessora Maraschio dia segno di discontinuità e di sensibilità concreta: porti in Giunta con ogni urgenza una serie di misure ad integrazione del Regolamento in materia, protegga le aree scampate iniziando da quelle interessate da procedimenti autorizzativi prossimi a conclusione. Un esempio sono l’ampliamento della vincolistica su aree sguarnite di tuteleche stanno per essere compromesse : es. ampliamento di coni visuali esistenti e definizione di nuovi, identificazione di “aree sature”, identificazione di ulteriori “Aree non idonee” per valori faunistici e identità paesaggistiche, fasce di rispetto specifiche da ogni area protetta o vincolata.   E poi, l’Assessora Maraschio, impegni la Giunta ad adire con urgenza in sede legale contro le autorizzazioni espresse da Ministero e Province.

La Puglia muore….   FATE   PRESTO

                                                      17.02.2021 - LIPU onlus - coord della Puglia

(*) nota richiamata nel comunicato 

Vertenza ENERGAS

Lettera aperta ai Commissari prefettizi del comune di Manfredonia

Gent.mi  Commissari prefettizi del Comune di Manfredonia Siete stati chiamati a gestire una Amministrazione in grave difficoltà e, con essa, a dare risposte alla cittadinanza almeno nell’ordinario delle aspettative dei cittadini.  Tra queste aspettative vi è l’opposizione all’impianto industriale Energas  proposto oltre 20 anni fa alle porte di Manfredonia, in un’area preziosa e contigua al Parco Nazionale del Gargano (per compromessi storici, altrimenti sarebbe all’interno). allodola arch Lipu A Manfredonia  l’opposizione si è consolidata negli anni con argomentate contestazioni di associazioni e società civile, del mondo studentesco e di categorie produttive, fino ad approdare alla delibera di Consiglio Comunale del 2015, agli atti dirigenziali di carattere tecnico, al plebiscitario esito referendario del 2016. Una opposizione totale, quindi, scolpita nell’urlo  NoEnergas ! Lunedi 14 settembre 2020 è l’ultimo giorno utile per presentare appello al Consiglio di Stato, dopo la sentenza sfavorevole sul ricorso al TAR intrapreso dalla LIPU e…. proprio dal Comune di Manfredonia (!!!), con il CAONS ad adjuvantum, contro il famigerato parere ambientale positivo rilasciato dal Min. Ambiente nel 2015, malgrado le inconfutabili controdeduzioni presentate da associazioni e gruppi  NoEnergas . E malgrado la condanna comunitaria inferta all’Italia dalla UE a causa della maldestra industrializzazione di una parte di quella preziosa ZPS che Energas vuole occupare. Ancora oggi, che che se ne dica! Già perché sono destituite di ogni fondamento le dichiarazioni del suo Amministratore, Menale, secondo cui Energas non avrebbe più alcun interesse a proseguire nell’iter autorizzativo, in attesa di conclusione presso il MISE (e di cui il predetto parere ambientale è un atto consistente): in realtà nessuna rinuncia è stata presentata da Energas ! Sono stati giorni febbrili : la LIPU, associazione di volontariato, tra mille sollecitazioni sui territori, ha fatto la sua scelta, la posta in gioco è troppo elevata, non è possibile lasciare nulla di intentato, ha presentato appello al Consiglio di Stato. Ma da mesi LIPU e CAONS  hanno chiesto e sollecitato anche le SSVV a confermare un mandato legale per fare altrettanto, in ossequio a quella opposizione, non negoziabile, maturata da Manfredonia a tutti i livelli.  Nessuna risposta, e non se ne comprende ragione. Il rischio è che la città di Manfredonia rimanga a guardare in questa importante vertenza legale rinunciando ad essere protagonista del proprio destino. Egregi Commissari, avete un giorno di tempo. Fate la scelta giusta. Manfredonia, 13.09.2020 LIPU onlus  –  coord della Puglia   - Enzo Cripezzi CAONS (Coord.to Associazioni Operanti Nel Sociale) – Matteo Starace

Appello NoEnergas

steppe Spiriticchio - caro Emiliano ti voglio ricordare

Dopo decenni di lotte è giunta l'ora di mettere la parola fine . Prima delle elezioni il Governatore della #RegionePuglia #Emiliano deliberi in Giunta il DINIEGO sulla intesa Stato Regione rispetto al famigerato progetto #ENERGAS , in ossequio al plebiscitario NO referendario dei manfredoniani nel 2016. Il procedimento autorizzativo per il megaimpianto industriale, (alle porte di #Manfredonia, in una preziosa ZPS e sul confine del #ParcoNazionaledelGargano), è al Ministero dello Sviluppo Economico in attesa degli atti finali. L'amministratore di #Energas ha affermato di non essere più interessato al progetto. BUGIA : non è agli atti alcuna rinuncia !!! Dal 2019 il comitato di gruppi e associazioni #NoEnergas ha sollecitato più e più volte al governatore #Emiliano l'adozione di questa Delibera prevista dal procedimento. Nessuna risposta ! Chiediamolo tutti insieme: inviamo questa cartolina "ricordo" al Governatore della Puglia e/o condividiamola taggando il suo nome.

Dimissioni Rotice dall’Autorità Portuale

Siamo soddisfatti delle dimissioni dell'ing  Rotice,  un atto dovuto, in linea con la volontà popolare espressa dal referendum comunale contro ENERGAS. Le sue dimissioni da un ruolo consultivo nell'Autorità di Sistema Portuale seguono le richieste che abbiamo posto pubblicamente anche nell'incontro avuto con i commissari prefettizi. Ora chiediamo ai commissari di nominare un tecnico del territorio che si schieri esplicitamente contro il progetto ENERGAS e che garantisca lo sviluppo ecosostenibile del territorio.

LIPU, Verdi Manfredonia, CAONS, Manfredonia Nuova, Movimento Verde, Territorio Zero, Manfredonia in Movimento, Magliette Bianche, Associazione Ecosistema Gargano, Legambiente Manfredonia, Coordinamento Ambiente e salute Manfredonia, Noi Manfredonia ODV, Friday for future Manfredonia, Collettivo inApnea, Italia Nostra, Agiamo, Fare Ambiente

Energas/Q8 a Manfredonia

LIPU: A ridosso delle sentenze TAR ancora qualunquismo da Rotice. E da Emiliano aspettiamo atti concreti.

In 20 anni di vertenza contro l’impianto industrialesteppe-spiriticchio che Energas/Q8 vuole realizzare in aree plurivincolate alle porte di Manfredonia Confindustria di Capitanata non si era mai esposta prima. Lo fa da alcuni giorni il suo rappresentante protempore, il Manfredoniano Rotice che improvvisamente esterna il suo appoggio a Energas, replicando la sua identica litania: la solita disponibilità al confronto, le solite rassicurazioni sulla non pericolosità dell’impianto, la solita preoccupazione da benefattore (!) per il territorio, fino a mettere in guardia da “sciocche strumentalizzazioni”. Irricevibile: Rotice ha avuto 20 anni per dire la sua, avrebbe potuto decantare le lodi di Energas in occasione del Referendum cittadino o ancora prima, magari alla presentazione del progetto,  quando sarebbe stato corretto farlo, anzitutto come cittadino prima ancora che come imprenditore. Non c’è più margine di negoziato: le procedure sono alle battute finali, malgrado pareri autorizzativi partoriti con pressioni legali, costruiti su mastodontici errori di valutazione ambientale di 20 anni fa, con le prime sentenze sfavorevoli della magistratura amministrativa, con le speculazioni dell’allora confine “ballerino” del Parco Nazionale del Gargano, con compensazioni ambientali farlocche per chiudere una condanna comunitaria che oggi rischia seriamente di riaprirsi. E infatti su tutto questo si basano le tesi che hanno portato alle sentenze del TAR Bari appena pubblicate, sfavorevoli a LIPU, Comune e Caons che hanno fatto ricorso contro il parere di VIA. La cittadinanza ha fatto una scelta saggia, ben comprendendo, a differenza di Rotice, che non si può conciliare schizofrenicamente un’industria invasiva sui valori ambientali, paesaggistici e di sicurezza con il turismo, che proprio nella integrità territoriale basa il suo presupposto. “Nossignore – esplicita Cripezzi della LIPU - i tempi del confronto sono finiti, il matrimonio sconcio tra Energas/Q8 e Manfredonia “non s’adda fare” ! Con gli avvocati e le altre associazioni e gruppi NoEnergas stiamo valutando nuove azioni di opposizione, a partire dall’appello al Consiglio di Stato”. Non senza chiedere concretezza al Governatore Emiliano, che ha sempre dichiarato di voler attenersi alla  la volontà popolare sulla vicenda. Bene, sarebbe ora di agire: al di là di altri pareri endoprocedimentali pendenti alla Conferenza di Servizi presso il MISE, il Presidente Emiliano intanto esprima per parte sua il diniego alla intesa stato regione sull’impianto industriale, cosi come richiesto dalle disposizioni per le infrastrutture energetiche e come atteso da oltre un anno nell’ambito della stessa Conferenza di servizi. Intanto un consiglio a Rotice. Se, come afferma, proprio non riesce a capire perché questo impianto sia pericoloso malgrado tutte le evidenze poste dalle associazioni cittadine, la LIPU suggerisce un corso accellerato sulla pericolosità da incidente rilevante: presso la procura di Viareggio. Che la ferrocisterna che in quella città causò la nota tragedia, in confronto all’impianto Manfredoniano fa quasi tenerezza! Foggia, 23.12.19                  LIPU onlus – coord. della Puglia