Sul versante nord-est del promontorio garganico, in agro di Peschici, in località Gusmay - Manaccore, al km 15 della strada litoranea Peschici – Vieste è in arrivo una nuova immensa colata di cemento su uno dei pochi tratti di costa rimasti intatti. I dati parlano da soli: circa 1000 residenze, 19 villette, piscina condominiale, centro servizi con negozi, piazze, impianti sportivi e per il tempo libero, ristorante e centro "benessere", parcheggi per 11.000 mq, nuovo albergo da 120 stanze e 2 piani con annessi 3 corpi di residenza alberghiera, 7 "unità residenziali" delle quali ognuna contiene a sua volta 4 residenze. Nel complesso 67.000 metri cubi di cemento in tre strutture distinte e distanti tra loro in media 200 m. L’area complessiva interessata è di 80 ettari, con un'altitudine che va da pochi metri a circa 50 ÷ 60 metri.
Si tratta del progetto di lottizzazione proposto dalla società Manacore Investur di Milano. È la rivelazione del primo capitolo del Dossier “Emergenza Gargano” che le sezioni di Foggia di LIPU e WWF stanno costruendo con la collaborazione di tutti nell’ambito della mobilitazione recentemente avviata denominata “Parco: ti voglio ricordare che c’è il Gargano da salvare”. È una mobilitazione di tutti coloro che considerano il Gargano un patrimonio dell'umanità da difendere dalla cecità o dagli squallidi interessi di pochi. L’obiettivo principale è sollecitare l’Ente Parco ad intervenire per fermare la devastante aggressione cementizia cui è sottoposto il nostro promontorio. La lottizzazione ricade in zona “1” del Parco cioè in area “di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale con limitato o inesistente grado d’antropizzazione”. La zona è anche soggetta a vincolo idrogeologico e rientra nel Sito d’Importanza Comunitaria SIC IT911002 “Manacore del gargano”, oltre che essere caratterizzata da habitat di notevole pregio. Inoltre, l’area risulta essere notevolmente interessata da flussi migratori d’uccelli, dalla presenza di specie rare, come la Testuggine terrestre, il Saettone, il Cervone, e di specie “vulnerabili” inseriti nella lista rossa come il Falco Lodolaio. La lottizzazione proposta è un'altra conferma, evidenziano LIPU e WWF, che non vi è nessuna intenzione di rinunciare ad uno sviluppo tutto basato sull'assalto del cemento, fonte oggi d’enormi guadagni nelle mani di pochi, domani di paesaggi desolati e d’orribili ecomostri. La strada per un turismo sostenibile è invece quella del recupero delle abitazioni dei centri storici, salvaguardando il prezioso capitale costituito dalla natura del Gargano, senza il quale nessuno sviluppo è possibile. LIPU e WWF sottolineano, inoltre, che, purtroppo, si sono già dovute occupare di cementificazioni che vanno sotto il nome di Gusmay. Lo scorso ottobre, infatti, il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Bari, in collaborazione con i Carabinieri di Peschici e con le Guardie del WWF Puglia, hanno sottoposto a sequestro sulla spiaggia Gusmay una struttura costituita da bar, ristorante, bagni, docce e servizi vari realizzata in cemento armato, utilizzo di profilati e con tettoia di legno. Il tutto su area dunale in una zona dove vige il vincolo paesistico e quello idrogeologico. Del resto negli ultimi anni la spiaggia Gusmay ha già subito una trasformazione ambientale notevole con taglio incontrollato d’alberi e interventi tesi ad eliminare la duna. Precedentemente, nel maggio 2006, le associazioni avevano presentato al Corpo Forestale dello Stato una denuncia per un’altra mega colata di cemento relativa all’ampliamento dell’Hotel Gusmaj, sul versante mare della stessa arteria stradale e contigua alla lottizzazione odierna, che rappresenta una modifica territoriale di notevole entità con oltre 2500 mq di superficie coperta (oltre ad opere connesse non coperte come parcheggi ecc.) e una cubatura per 12.500 metri cubi e 150 residenze. LIPU e WWF osservano come tale ampliamento dell’Hotel Gusmaj, per opera dello stesso proponente Manacore Investur, sia stato abilmente escluso dalle procedure di Valutazione d’Impatto Ambientale, adducendo limiti di cubatura e di superficie appena al di sotto della soglia minima, che invece, come la normativa prevede, avrebbero dovuto essere considerati in cumulo con quanto già realizzato nella stessa zona e con quanto si intende realizzare con la lottizzazione odierna. È evidente, quindi, l’enorme impatto cumulativo di tutte queste edificazioni, realizzate e richieste sull’area costiera, che causano una forte antropizzazione e un notevole consumo dei suoli. Per questo motivo, LIPU e WWF hanno chiesto, con un documento inviato all’ente Parco e all’Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia, che sia realizzata una Valutazione d’impatto Ambientale (VIA) e una Valutazione d’Incidenza (VI) non per singoli interventi o solo per alcuni di essi ma, come la normativa prescrive, sull’intero intervento. I vari tentacoli di cemento di quello che va sotto il nome di Gusmay devono essere considerati per quello che sono cioè facenti parte di un unico disegno. LIPU e WWF hanno in definitiva chiesto, con articolate e circostanziate argomentazioni, alla Regione Puglia e al Parco del Gargano di esprimere parere negativo alla lottizzazione proposta. Al Parco, in particolare, le Associazioni ricordano che gli enormi ritardi accumulati nella stesura del Piano del Parco hanno reso possibile anche la vicenda Gusmay. Foggia, 14.11.06 LIPU - Sez. di Foggia WWF - Sez. di Foggia