Il guardiano della storia : il falco Grillaio

E’ la campagna LIPU per salvare falchi e ruralità del Tavoliere, con  masserie storiche e ambienti identitari perennemente minacciati

Solo 15 anni fa la Capitanata vantava un paesaggio rurale decentemente conservato, con ampi spazi in cui l’orizzonte immagine-poster-grillaio profondo e pulito costituiva il biglietto da visita per il viaggiatore che poteva perdersi tra distese cerealicole, tratturi, pascoli, masserie, poste, ecc. Una peculiarità esaltata perfino nell’istruttoria del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, tanto da dettare indicazioni per il cosiddetto “territorio aperto”, ovvero l’insieme del territorio rurale esteso caratterizzato dalla prevalenza di naturalità o semi-naturalità: “…devono essere poste regole più severe per l’edificazione e per l’infrastrutturazione, evitando che la sommatoria di piccoli e grandi interventi porti ad una compromissione delle qualità paesaggistiche…”, proponendo poi la “Esclusione di ogni edificazione nel territorio aperto che non sia finalizzata allo svolgimento della attività agricola, secondo le regole indicate negli indirizzi normativi”. “Invece - evidenzia Enzo Cripezzi della LIPU - sono prevalse la decadenza delle masserie, oltraggiate perfino con il saccheggio di elementi decorativi e architettonici, e la lebbra di eolico, fotovoltaico, strade, capannoni e insediamenti antropici di ogni genere. Ciò ha reso emergenziale il consumo di territorio e una frammentazione del paesaggio sempre più estesa e brutale.”. Nel frattempo, ecco il Grillaio (Falco naumanni)! Monitorato dalla LIPU dal 2005, grazie alle politiche di tutela nel Parco nazionale dell’Alta Murgia, anno dopo anno questo raro falco migratore colonizzava spontaneamente il Tavoliere scegliendo proprio gli edifici rurali storici per nidificare, quasi sempre masserie e ruderi. Osservando (senza disturbare) queste strutture durante la buona stagione è possibile individuare coppie di questi falchi intenti corteggiarsi e a riprodursi, in presidio costante a questi manufatti tristemente prossimi a dissolversi. I Grillai sembrano li, a guardia della nostra trascurata identità storica, chiedendo di evitare la scomparsa di masserie di interesse storico-architettonico e degli ambienti agropastorali “aperti”, per tramandarli alle generazioni future. Un grande ma residuo patrimonio paesaggistico che ospita altre specie importanti, come la Ghiandaia marina, la Calandra, l’Allodola, l’Occhione, l’Albanella minore…. Il Grillaio è dunque un simbolico “guardiano della storia”. Grazie al sostegno del CSV - Centro Servizi Volontariato di Foggia, la LIPU ha realizzato un bellissimo poster a tema per sensibilizzare la popolazione, in particolare quella legata alle campagne a questa vulnerabile specie, e per rinnovare la richiesta di strumenti di tutela per ciò che rimane del territorio e delle “masserie” dalla virulenza di troppe aggressioni. Il poster è impreziosito con le splendide foto di Michele Mendi, fotografo di fama. La LIPU invoca da molti anni alla Regione l’adozione di nuovi “Ulteriori Contesti Paesaggistici, a protezione di centinaia di ettari sguarniti di tutele nel Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, nonché di misure seriamente contenitive delle aggressioni territoriali.  Purtroppo queste istanze sono ancora prive di riscontri e nel frattempo, tocca inseguire e contrastare i tanti progetti impattanti proposti nelle campagne. Il poster “salviamo il Grillaio, il guardiano della storia” è in distribuzione tra i principali attori che rivestono responsabilità in tali contesti: associazioni di categoria (agricoltori e allevatori), Istituti agrari e Facoltà universitaria di agraria, enti gestori di aree protette ed enti deputati al governo del territorio. “Ma – ricordano ancora alla LIPU - potranno riceverne copia anche quanti vogliano auspicabilmente sostenere il nostro prezioso e faticoso lavoro con una iscrizione.”. Foggia, 30.11.2018                                  LIPU onlus – Sezione prov.le Foggia